- Fare i compiti: in Italia bambini e bambine più autonomi
- Si può capire se un bambino ha fatto i compiti con l’IA?
- Fare i compiti con i bambini: sì ma come allenatore
- Le 10 regole e consigli per aiutare i bambini a fare i compiti
- Cosa fare quando i bambini non vogliono fare i compiti
- Obiettivo: autonomia. Il compito del genitore è accompagnare i figli verso l’indipendenza, non sostituirsi a loro.
- Supporto, non sostituzione. Agisci come un allenatore: incoraggia, guida e lascia che siano loro a “giocare la partita”.
- Crea buone abitudini. Orari fissi, spazi tranquilli e pause regolari aiutano i bambini a concentrarsi e organizzarsi meglio.
- Insegna la gestione del tempo. Pianificare e stabilire priorità è una competenza che si costruisce con l’esercizio.
- Valorizza l’errore. Sbagliare fa parte dell’apprendimento: aiuta tuo figlio a capire dove migliorare, non a evitare l’errore.
- Fai sentire tuo figlio competente. Lodi e incoraggiamenti rafforzano la fiducia e la motivazione.
- Mantieni la calma. Se il bambino rifiuta i compiti, ascolta e cerca di capire le cause: la chiave è l’empatia, non la pressione.
- Rendi lo studio più divertente. Con esercizi interattivi e giochi online, come quelli dei corsi Novakid, imparare diventa un piacere.
I bambini vanno aiutati a fare i compiti o devono fare tutto da soli? Difficile stabilire il giusto equilibrio tra aiutare i bambini a fare i compiti e lasciare che se la cavino da soli. Diciamo subito che l’obiettivo deve essere quello di rendere autonomi i bambini, in maniera graduale, nello svolgimento dei compiti. E che il genitore dovrebbe essere lì per aiutare e supportare, non fare i compiti al posto del figlio o della figlia.
In Novakid, il problema bambini e compiti lo abbiamo risolto rendendo i compiti divertenti. Nei nostri corsi di inglese online per ragazzi, i compiti a casa sono esercizi interattivi da fare sul tablet o sul telefono. I bambini li fanno volentieri e imparano di più, come ha confermato la nostra ricerca sui benefici della gamificazione e della didattica basata sulle storie. Se gli esercizi di inglese per bambini sono proposti come giochi online, ragazzi e ragazze sono più motivati e dedicano con piacere più tempo ai compiti.
Fare i compiti: in Italia bambini e bambine più autonomi
Sull’argomento “bambini e compiti” e su come aiutare i bambini a fare i compiti, i genitori hanno idee diverse. Come emerge anche da un sondaggio Novakid sull’argomento, che ha coinvolto 3.000 genitori di bambini tra i 4 e i 14 anni, in diversi Paesi. Abbiamo chiesto ai genitori quanto aiutavano i loro bambini e bambine nello svolgimento dei compiti. Le risposte mostrano differenze notevoli tra i paesi.
Dai nostri dati emerge che l’Italia è il paese dove i bambini sono più autonomi nei compiti: il 23% dei genitori che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato che i bambini fanno i compiti da soli, in totale autonomia. Solo il 16 % dei genitori ha dichiarato di fare i compiti con i figli per tutto il tempo o per la maggior parte del tempo.
I genitori di altri paesi europei, invece, sembrano essere molto più presenti nel seguire i compiti: il 45% dei francesi e il 28% degli spagnoli e dei turchi dichiarano di seguire bambini e bambine nello svolgimento dei compiti per la maggior parte del tempo o per tutto il tempo. Atteggiamenti molto diversi dunque, che dipendono dalla cultura del paese e della famiglia. E anche dal tempo disponibile dei genitori, naturalmente.
Si può capire se un bambino ha fatto i compiti con l’IA?
Lo abbiamo chiesto a oltre 100 insegnanti di inglese Novakid. Secondo i risultati del nostro sondaggio, la maggior parte degli insegnanti — ben il 68,3% — ritiene che sia abbastanza facile accorgersi se un bambino ha fatto i compiti con l’aiuto di strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT. Solo il 17,5% degli intervistati pensa che non sia possibile distinguerlo, mentre i restanti insegnanti affermano che dipende dal tipo di compito, dal livello dello studente e da quanto bene lo si conosce.
In generale, dunque, gli insegnanti riescono a notare quando un compito è stato fatto da Chatgpt e non da uno studente. Questo, però, non significa che l’uso dell’intelligenza artificiale debba essere visto come qualcosa di negativo. Se usata nel modo giusto, può diventare un valido aiuto per imparare: può stimolare la curiosità, fornire esempi e spiegazioni per aiutare i bambini a capire meglio un argomento e anche fare domande per aiutare a esercitarsi per un’interrogazione.
Usata nel modo giusto, l’IA può rendere i compiti più stimolanti. Vediamo qui 10 regole da seguire per aiutare i bambini con i compiti nel modo giusto.
Fare i compiti con i bambini: sì ma come allenatore
A cosa servono i compiti ai bambini? A imparare, a verificare se e quanto hanno imparato, a stimolare curiosità verso la materia, a sentirsi bravi e autonomi, ad accettare l’errore e a misurarsi con le difficoltà. Quindi la regola numero 1 è: non fare tu i compiti di tuo figlio. Resisti alla tentazione di fare tu quel powerpoint: se ti sostituisci a tua figlia le togli l’opportunità di confrontarsi con l’errore o di sentirsi orgogliosa per il voto che ha meritato.
Detto questo, bambini e bambine non vanno però abbandonati totalmente a se stessi nel fare i compiti. Pensa a te come a un allenatore: devi supportare, allenare e dare suggerimenti, ma non devi fare tu la gara.
Diverse ricerche hanno sottolineato quanto i compiti siano un’occasione per favorire l’acquisizione di responsabilità e autonomia da parte del bambino (Keith, Diamond-Hallam, Fine, 2004; Merieu, 2002) e come il giusto coinvolgimento dei genitori nello svolgimento dei compiti sia molto utile per creare un buon rapporto scuola-famiglia (Coleman, 1988; Epstein, 2001). Si tratta di trovare il punto di equilibrio tra aiutare i bambini a fare i compiti ma non aiutare troppo.
Le 10 regole e consigli per aiutare i bambini a fare i compiti
Vediamo 10 regole importanti per fare i compiti con i bambini.
- Stabilire un orario regolare per i compiti e le attività: Avere un orario fisso aiuta i bambini a sapere quando è il momento di studiare e quando possono dedicarsi al tempo libero
- La responsabilità dei compiti è dei bambini e delle bambine. Non aprire il registro elettronico per vedere i compiti, non chiedere sul gruppo whatsapp dei genitori. Bambini e bambine devono sapere quali sono i compiti da fare, è una loro responsabilità.
- Un posto fisso per fare i compiti. Dedicare uno spazio preciso e tranquillo per fare i compiti aiuta a studiare meglio. Non allo studio davanti alla TV , in salone con fratelli e sorelle che che giocano o con il libro in equilibrio precario sul cuscino del divano. Abitua tuo figlio o tua figlia a studiare alla scrivania in camera sua o in uno spazio il più possibile tranquillo e silenzioso.
- Creare un ambiente di studio confortevole e privo di distrazioni: assicurati che la sedia sia comoda, che la scrivania sia in ordine e che ci siano tutti gli strumenti necessari a portata di mano, come penne, matite, gomme e libri.
- Stabilisci le priorità tra i diversi compiti. La cosa più importante da insegnare a bambini e bambine a pianificare i compiti. Decidete insieme quali compiti fare prima, in base alla priorità, alla difficoltà e al tempo. Meglio fare i compiti per domani che quelli per dopodomani, meglio fare prima i compiti più difficili o più lunghi. Meglio ancora programmare i compiti su tutta la settimana, in base agli altri impegni. Questo è qualcosa in cui i bambini vanno aiutati. Qui trovi un articolo interessante su come insegnare la gestione del tempo ai bambini.
- Stabilisci degli intervalli. Sedersi a fare i compiti può essere per un bambino come entrare in un tunnel senza fine. I bambini non hanno il senso del tempo e fare i compiti non è divertente. Quindi, per evitare di farli sentire demotivati di fronte a qualcosa di enormemente lungo e noioso, prova a dividere il tempo dei compiti in “pezzi” più piccoli e più gestibili. Per esempio: mezz’ora di compiti e poi una pausa per la merenda, poi un’altra mezz’ora. Il tempo dipende dall’età e dal bambino.
- Assicurati che sappia cosa fare. La scrivania è in ordine, hai stabilito i tempi e i compiti sono scritti sul diario. Ma tuo figlio sa cosa deve fare? Ha capito l’esercizio? Deve farlo sul libro o sul quaderno? Deve fare anche i disegni? Ha tutto quello che serve? Assicurati che sappia come fare il compito e abbia gli strumenti che gli servono.
- Fornisci supporto: sii disponibile per dubbi o chiarimenti, fatti ripetere la lezione di storia, dai qualche consiglio su come migliorare un po’ la mappa concettuale, o l’esposizione, suggerisci uno o più metodi per studiare. Poi però esci di scena: il compito deve farlo tuo figlio o tua figlia. Non sederti anche tu alla scrivania. Aiutare i bambini a fare i compiti non significa sedersi accanto a loro tutto il tempo: i compiti si fanno da soli, ma i genitori sono nei paraggi se serve aiuto.
- Non correggere (troppo). Gli esercizi di matematica sono tutti sbagliati. Che fai? Ti viene naturale correggere tutto e spiegare l’errore. Questa però non è la cosa migliore. Prova prima a chiedere a tuo figlio di autocorreggersi: riguardare l’esercizio e trovare l’errore. Poi chiedi di studiare di nuovo la regola, e poi riguardare l’esercizio e trovare gli errori. Così lo aiuterai a sentirsi competente, invece di sostituirti a lui. Andare a scuola con un compito con qualche errore non è la fine del mondo: i compiti servono ad imparare.
- Falli sentire bravi: fare i compiti con i figli è un processo graduale verso l’autonomia che richiede tempo e pazienza. Ma è anche una splendida opportunità per te genitore di condividere il quotidiano di tuo figlio o tua figlia, supportare nelle difficoltà, e farli sentire bravi e competenti.
Cosa fare quando i bambini non vogliono fare i compiti
Se tuo figlio non vuole fare i compiti, cerca di affrontare la situazione con calma. Prima di tutto, cerca di capire il motivo dietro al rifiuto di fare i compiti: stanchezza, difficoltà con l’argomento, mancanza di motivazione oppure si tratta di un modo per attirare la tua attenzione? Chiedi come si sente riguardo ai compiti e se c’è qualcosa di specifico che lo preoccupa.
Mostra empatia per le sue emozioni, ma allo stesso tempo spiega l’importanza dei compiti e della responsabilità. Loda il suo impegno e i piccoli traguardi. Se il problema continua, prova a chiedere agli insegnanti per capire se ci sono difficoltà specifiche che possono essere affrontate insieme.
Nei corsi di inglese Novakid, i compiti sono esercizi interattivi e giochi sulla nostra piattaforma. Prenota una lezione gratuita di inglese Novakid e scopri il modo divertente di imparare l’inglese.